Corioretinopatia sierosa centrale: nuovi concetti sulla patogenesi

Due studi promossi dalla Fondazione Macula, volti ad una maggiore conoscenza della patogenesi della corioretinopatia sierosa centrale (CSC) sono stati appena pubblicati sulla rivista scientifica internazionale Investigative Ophthalmology and Visual Science (IOVS). Fanno parte di un ampio studio multicentrico condotto dal Prof. Felice Cardillo Piccolino con la collaborazione di Marco Lupidi, Carlo Cagini, Daniela Fruttini, Massimo Nicolò, Chiara Eandi e Silvia Tito (Fondazione Macula, Unversità di Genova, Università di Perugia, Università di Torino), che propone un modello patologico di corioretinopatia sierosa centrale basato su fattori emodinamici.

Mediante angiografia OCT eseguita in condizioni basali e durante sforzo fisico in pazienti con corioretinopatia sierosa centrale e in soggetti sani si è studiata la risposta del flusso ematico della retina e della coroide ad un brusco aumento della pressione arteriosa sistemica. I risultati dei due studi dimostrano che nei soggetti con corioretinopatia sierosa centrale esiste una alterazione dei meccanismi fisiologici che mantengono costante il flusso ematico nei capillari retinici e nella coriocapillare.

Incremento della perfusione (in rosso) dei capillari retinici profondi durante stress fisico in paziente con corioretinopatia sierosa centrale
Incremento della perfusione (in rosso) della coriocapillare durante stress fisico in paziente con corioretinopatia sierosa centrale

Durante lo stress fisico i pazienti con corioretinopatia sierosa centrale raggiungono facilmente valori pressori critici il cui impatto emodinamico si ripercuote senza sufficiente attenuazione sui capillari coroideali e retinici. La coriocapillare per le sue peculiarità anatomiche è particolarmente vulnerabile all’aumento della pressione di perfusione oculare. Ne consegue essudazione nella coroide e successivamente passaggio di fluido nello spazio sottoretinico, manifestazione che caratterizza la corioretinopatia sierosa centrale in fase attiva.

L’esercizio isometrico utilizzato in questi studi (hand-grip test), riproduce sperimentalmente sforzi fisici e relativi episodi ipertensivi che sono frequenti nella vita di tutti i giorni in persone dell’età in cui si manifesta la corioretinopatia sierosa centrale (sport, palestra). I soggetti predisposti a questa patologia, per l’elevato tono simpatico che li caratterizza, possono facilmente andare incontro a episodi ipertensivi come conseguenza di stress fisici e emotivi, soprattutto se partono da valori pressori borderline. Ipertensione episodica e variabilità pressoria potrebbero rappresentare fattori di rischio per la corioretinopatia sierosa centrale, come già riconosciuto per l’ipertensione arteriosa di base.

Cardillo Piccolino F, Lupidi M, Cagini C, Fruttini D, Nicolò M, Eandi CM, Tito S. Choroidal Vascular Reactivity in Central Serous Chorioretinopathy. Invest ophthalmol Vis Sci. 2018;59:3897-3905
Cardillo Piccolino F, Lupidi M, Cagini C, Fruttini D, Nicolò M, Eandi CM, Tito S. Retinal Vascular Reactivity in Central Serous Chorioretinopathy. Invest ophthalmol Vis Sci. 2018;59:4425-4433

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